Cos'ha l'uomo che l'AI non ha: l'Intelligenza Emotiva
L’intelligenza artificiale generativa è sempre più abile nel riconoscere ed emulare emozioni. Modelli come GPT-4 o Gemini riescono a produrre testi che “suonano” empatici, e sistemi multimodali come DALL·E possono rappresentare visivamente stati emotivi.
Ma tutto questo è solo simulazione.
L’AI non prova emozioni, né possiede una vera intelligenza emotiva (EI). Può imitare le risposte umane, ma non ha consapevolezza, empatia o vissuti interiori.
E proprio qui emerge un limite cruciale: la differenza tra comprendere un’emozione e riconoscerne i segnali “superficiali”.
Nel nostro nuovo approfondimento esploriamo cosa distingue l’essere umano dall’AI quando si parla di emozioni, e perché l’EI resta una competenza esclusivamente umana.
Scopri il ruolo dell’intelligenza emotiva nel futuro dell’AI!