
Teoria, pratica e consapevolezza: al Centro A. Olivetti una giornata di formazione sull’uso intelligente dell’intelligenza artificiale, promossa da BOOM e Nuovo Circondario Imolese.
Imola, 8 maggio 2025 – In un contesto dove l’innovazione corre veloce, imparare a utilizzare con consapevolezza strumenti come ChatGPT è diventata una competenza fondamentale per aziende, professionisti e curiosi del digitale. È partendo da questa esigenza che si è svolto, presso il Nuovo Centro per l’Innovazione e la Formazione A. Olivetti, il workshop “ChatGPT: guida pratica per iniziare ad utilizzarlo”, condotto da Nicolò Franceschi, founder e CTO di PineAPP.
L’evento, promosso da BOOM in collaborazione con il Nuovo Circondario Imolese, ha coinvolto un pubblico eterogeneo in un’esperienza formativa articolata in due momenti distinti ma complementari: una prima parte teorica dedicata alla comprensione dei fondamenti dell’intelligenza artificiale e una sessione pratica incentrata sull’utilizzo consapevole dei prompt.
Teoria e pratica per capire davvero l’intelligenza artificiale
Nella parte introduttiva, Franceschi ha guidato i partecipanti in un viaggio attraverso l’evoluzione dell’AI, chiarendo differenze tra AI debole e forte, machine learning e AI generativa. Grande attenzione è stata data alla struttura dei modelli linguistici, come GPT, al ruolo chiave delle GPU e alla crescente importanza dei database vettoriali, che permettono di salvare e interrogare concetti, non solo parole.
Il cuore del messaggio è stato chiaro: l’intelligenza artificiale non è “magia”, ma tecnologia concreta, fatta di dati, allenamento e calcolo computazionale. Comprenderne la struttura e i limiti (inclusi i bias appresi dai dati storici) è fondamentale per usarla con senso critico.
Prompt engineering: come fare domande intelligenti alle macchine
La seconda parte ha avuto un taglio fortemente operativo. I partecipanti si sono cimentati nella scrittura di prompt, scoprendo le logiche per ottenere risposte più utili, chiare e coerenti da strumenti come ChatGPT. Un’introduzione al cosiddetto “prompt engineering”, competenza sempre più richiesta nei contesti aziendali e creativi, che unisce la conoscenza tecnica alla capacità comunicativa.
L’esercitazione è stata anche un’occasione per discutere i limiti legati alla privacy e le implicazioni dell’uso aziendale dell’AI, portando l’attenzione su come adottare queste tecnologie in modo sicuro, efficace e rispettoso delle policy.
Perché serve parlare di AI (anche nei territori)
Come ha sottolineato Franceschi, l’adozione dell’AI generativa non è solo una questione tecnica: è una sfida culturale. Imprese e territori che sapranno accogliere questi strumenti, sviluppando competenze interne e nuove professionalità, saranno più pronti a cogliere le opportunità del futuro.
Dall’AI Ethicist al Data Analyst, dal Process Manager al Prompt Engineer, il panorama delle professioni sta cambiando, e workshop come questo rappresentano un primo passo per affrontare il cambiamento in modo informato e consapevole.
BOOM continuerà a offrire momenti di formazione e confronto su questi temi, convinta che l’innovazione – quella vera – si costruisca solo con conoscenza, esperienza e rete. Scopri i prossimi eventi