 
                Si è tenuto al Nuovo Centro Adriano Olivetti l'incontro dedicato alla consapevolezza digitale, promosso dal Nuovo Circondario Imolese in collaborazione con BOOM, focalizzato sulla protezione dell'identità in rete.
Si è tenuto al Nuovo Centro Adriano Olivetti l'incontro dedicato alla consapevolezza digitale, promosso dal Nuovo Circondario Imolese in collaborazione con BOOM, focalizzato sulla protezione dell'identità in rete.
Il Nuovo Circondario Imolese, in collaborazione con BOOM Knowledge Hub, ha ospitato l'evento "Truffe online: come proteggere la tua identità digitale" il 23 Ottobre 2025. L'incontro, parte di un ciclo formativo essenziale, mirava a fornire gli strumenti pratici per riconoscere e neutralizzare le crescenti minacce della rete, dal Phishing ai Deepfake.
L'evento ha visto come relatori due esperti di spicco: Sonia Montegiove (Giornalista e ingegnera informatica) e Massimo Bertaccini (CEO Cryptolab Inc. e Direttore Scientifico Quantum Lab.ITS Olivetti Imola).
Crescita esponenziale e leve psicologiche del crimine digitale
La prima parte dell’evento ha messo in luce la crescita esponenziale delle frodi digitali, che oggi si manifestano con strategie complesse che sfruttano tutte le piattaforme, dal telefono ai social.
La discussione ha chiarito che i truffatori non colpiscono solo la tecnologia, ma agiscono sulle debolezze umane, sfruttando leve psicologiche come la paura, la fretta o l'autorità (fingendo di essere enti pubblici). Gli esperti hanno analizzato casi concreti, dal Phishing più evoluto, ai Ransomware, fino alle sempre più diffuse truffe telefoniche che inventano emergenze familiari per indurre la vittima ad agire impulsivamente. È stato sottolineato che la password è la nostra "chiave di casa digitale" e che strumenti come l'autenticazione a due fattori (2FA) sono indispensabili.
Deepfake, privacy e il Manifesto della Sicurezza
La conversazione è poi virata sulla sfida più critica: l'impatto dell'Intelligenza Artificiale. Oggi, l'IA generativa crea Deepfake - audio e video falsi ma estremamente realistici - dissolvendo la linea tra vero e falso. Il messaggio è stato chiaro: la tecnologia amplifica il rischio di manipolazione, rendendo impossibile fidarsi ciecamente di ciò che vediamo o sentiamo in rete.
Contestualmente, si è affrontato il tema della privacy e del consenso digitale. Gli speaker hanno messo in guardia contro la leggerezza con cui si concedono permessi alle app e con cui si forniscono dati sensibili a chatbot: "A ChatGPT e simili forniamo più dati sulla nostra salute di quelli che abbiamo dato al medico in vent’anni".
Per contrastare questo scenario, l'evento ha proposto una soluzione pratica e interattiva:
- Il Manifesto della Sicurezza: Il pubblico, insieme ai relatori, ha partecipato attivamente alla stesura di un Manifesto di buone pratiche digitali. Usando post-it e un cartellone, sono stati raccolti i consigli essenziali emersi dal dibattito, come "Verifica sempre il mittente e il dominio", "Non rispondere mai a messaggi urgenti" e "Usa password forti e diverse per ogni servizio".
L'incontro si è concluso con l'invito a non delegare il pensiero critico e a mantenere sempre un sano grado di diffidenza, perché "La sicurezza non è paranoia. È consapevolezza."
Il percorso di approfondimento sulla cultura digitale prosegue! Vi invitiamo a restare aggiornati sui prossimi eventi organizzati dal Nuovo Circondario Imolese in collaborazione con BOOM.
 
                 
                