Diversità e Intelligenza Artificiale: l’HR tra Opportunità e Responsabilità

Copertine News (2)

Il webinar per integrare l'AI nei processi HR

Come guidare il cambiamento con i dati in un’epoca dominata dall’AI? È la domanda al centro del webinar svolto il 7 maggio, promosso da GIDP in collaborazione con BOOM Knowledge Hub, che ha riunito esperti e professionisti per riflettere sul ruolo dell’Intelligenza Artificiale (AI) nel promuovere – o ostacolare – l’equità e l’inclusione nel mondo delle Risorse Umane.

Bias cognitivi: il primo nemico da riconoscere

L’intervento di apertura è stato a cura di Monica La Cava, HR Consultant di Perspective, la quale ha aperto i lavori con un’analisi lucida dei bias cognitivi che influenzano le decisioni HR. Dalla rappresentatività alla familiarità, fino al “similarity bias”, ha mostrato come le scorciatoie mentali possano minare la diversità nei team. “Chi si crede immune dai bias è spesso il più esposto”, ha ammonito, sottolineando l’importanza della consapevolezza per chi opera nelle risorse umane.

AI: alleato potente, ma non neutrale

Alice Saggini, Business analyst di CRIF, ha poi preso la parola per illustrare il potenziale dell’AI nello snellire processi come lo screening dei CV o l’analisi del turnover. Ma ha anche lanciato un allarme:

L’AI può amplificare i pregiudizi umani se alimentata da dati storici distorti o parametri opachi”.

La trasparenza e il monitoraggio continuo sono, secondo Saggini, condizioni imprescindibili per un uso etico dell’AI.

Inclusione generazionale e governance partecipativa

Giovanni Gardini HR Director di Acque Bresciane, e membro del consiglio di GIDP ha fornito ai partecipanti una duplice prospettiva, presentato il report “Best Practice D&I”: un importante iniziativa di GIDP che raccoglie e promuove le migliori pratiche e iniziative aziendali sui temi della D&I.
Questo prezioso strumento nasce da una vasta indagine che coinvolge numerose aziende associate, con l'obiettivo di valorizzare la ricchezza delle diverse esperienze aziendali e di fornire un punto di riferimento concreto e pragmatico per chi opera nel settore.

Guardando al futuro di questa iniziativa, Gardini ha anticipato un focus specifico sulla parità di opportunità tra le diverse generazioni nel contesto della crescente integrazione dell'Intelligenza Artificiale (IA) nel mondo del lavoro. Ha evidenziato un rischio non trascurabile:

L’AI non deve creare nuove disuguaglianze, soprattutto tra generazioni, escludendo involontariamente quei lavoratori che potrebbero trovare maggiori difficoltà nell’adattarsi alle nuove tecnologie.

Nella seconda parte del suo intervento, il dottor Gardini, ha illustrato l’approccio di Acque Bresciane, che punta su una “digital community” interna per garantire una governance dell’AI partecipata e inclusiva.

Questa "agorà" digitale è composta da dipendenti volontari provenienti da diverse aree funzionali, con una varietà di background in termini di genere, età e anzianità aziendale. La filosofia sottostante è che un approccio partecipativo e inclusivo sia il modo più efficace per favorire l'adozione dell'IA e, al contempo, per minimizzare i rischi di bias, affidando la governance dei progetti a team eterogenei capaci di garantire una prospettiva più ampia e un "controllo umano" il più possibile obiettivo.

 

Il metodo Pirelli: dati, processi, formazione

Donatella De Vita Global Head of Welfare, Engagement and DE&I programmes di Pirelli ha chiuso il webinar con un approccio pragmatico sull’integrazione dell’AI nelle strategie di inclusione aziendale.

De Vita ha osservato come, sebbene l'AI trovi un'applicazione più immediata nei processi di selezione grazie alla disponibilità di dati esterni, l'utilizzo di strumenti di AI generativa più sofisticati si scontri spesso con la mancanza di dati aziendali organici, strutturati e privi di bias pregressi.

In risposta a questa sfida, Pirelli ha intrapreso un percorso metodico su tre direttrici principali:

  • La definizione di set di dati chiave per monitorare la D&I con evidenze concrete,
  • La rilettura dei processi aziendali per identificare i punti critici in cui i bias possono insinuarsi (indipendentemente dall'AI),
  • Il supporto con percorsi di formazione mirati ad allenare i team HR e i manager a riconoscere e decostruire i pregiudizi.

Verso un’AI etica e inclusiva

Il webinar “Diversità e inclusione nell’era AI: guidare il cambiamento con i dati” ha offerto una panoramica ricca e sfaccettata sulle sfide e le opportunità che l'Intelligenza Artificiale presenta per il mondo dell'HR. La strada verso un futuro HR potenziato dall'AI passa inevitabilmente per un impegno costante nella comprensione e nella mitigazione dei pregiudizi, garantendo che la promessa di un ambiente di lavoro più giusto e inclusivo non venga vanificata da algoritmi ciechi alle nostre imperfezioni umane.

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