SKILL MISMATCH: COME EVITARLO

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Scopri cos’è, perché si verifica e quali sono le soluzioni

Lo skill mismatch è un fenomeno diffuso a livello globale che incide in modo negativo sull’economia dei paesi e sul benessere dei lavoratori, sia di quelli occupati ma soprattutto di coloro che sono alla ricerca di lavoro.

Ma di cosa si tratta?

Quando si parla di skill mismatch ci si riferisce al gap tra le competenze richieste dalle imprese sul mercato del lavoro e quelle effettivamente possedute dai lavoratori.

Questa discrepanza, emerge particolarmente quando:

  • Il lavoratore in forza all’interno di un’azienda possiede competenze ormai obsolete che non gli permettono di svolgere il proprio lavoro in maniera efficiente (le skill tecniche non sono più aggiornate dopo 2 - 5 anni!)
  • Le competenze possedute dalla persona che, dopo un percorso di studi, si affaccia sul mondo del lavoro non sono in linea con quelle richieste dalla posizione lavorativa

L’Agenzia Nazionale per le Politiche del Lavoro (Anpal) ha stimato che, in Italia, la conseguenza di questo fenomeno è che 4 imprese su 10 non riescono a trovare i profili professionali che stanno ricercando per le posizioni aperte.

Secondo l’FSA Maturity Index, lo skill mismatch coinvolge oltre 10 milioni di italiani.

Ma perché si verifica lo skill mismatch?

Oggi la formazione scolastica e accademica non sempre tiene il passo con i cambiamenti che si verificano nel mercato del lavoro.

Globalizzazione, tendenza verso uno sviluppo sostenibile, progressi tecnologici, digitalizzazione e nuove modalità di lavoro virtuale: sono tutte spinte che alimentano cambiamenti nel mondo del lavoro a un ritmo sempre più sostenuto. Tutte queste forze richiedono uno sforzo in più da parte dell’attuale sistema formativo i cui obiettivi non si sono ancora allineati ai nuovi ed emergenti bisogni del business.

A questa situazione c’è, tuttavia, rimedio.

Per colmare il gap delle competenze è necessario adottare un nuovo approccio e focalizzarsi sull’acquisizione di un set di competenze fondamentali che permetta di raggiungere gli obiettivi della lifelong employability, ossia della capacità di adattarsi continuamente alle nove sfide lavorative.

Infatti, in un mondo in cui le skill diventano obsolete sempre più velocemente, è necessario sviluppare pensiero flessibile ed essere pronti a intraprendere un processo di apprendimento continuo.

Ci stiamo sempre più dirigendo verso un sistema che contempli il lifelong learning & continuous retraining: solo in questo modo aziende e lavoratori potranno ottenere capacità e conoscenze necessarie per adattarsi ai continui cambiamenti richiesti dal mercato.

La formazione autonoma e personalizzata, diversa da quella standard, è un passaggio indispensabile per sbloccare a pieno il potenziale del singolo, permettergli raggiungere la piena autorealizzazione professionale.

Vuoi approfondire l’argomento del lifelong learning? Leggi anche Lifelong learning: l’apprendimento che dura tutta la vita

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